A maggio 2015 sono entrate in vigore le nuove Linee Guida per la prevenzione e controllo della Legionellosi in base alle quali la valutazione di tale rischio nelle strutture turistico ricettive dovrebbe essere eseguita con una periodicità annua.
La verifica di assenza di legionellosi nel comparto alberghiero termale euganeo viene eseguita effettuando campionamenti di acqua direttamente da rubinetti, docce di camere e camerini dei reparti cure, ma anche in presenza di piscine.
Segue quindi un’analisi di laboratorio con emissione del relativo certificato e valutazione di esposizione a rischio biologico.
Gli alberghi del comparto termale euganeo da anni hanno una convenzione con il laboratorio di ricerca ed analisi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie alla quale possono aderire per ricercare in autoanalisi i seguenti parametri:
- legionella nelle acque potabili e termali.
- Microrganismi patogeni nei fanghi e nelle acque di piscina.
- Microrganismi patogeni di origine alimentare.
Convenzionalmente questo tipo di analisi viene effettuata due volte in un anno, ma è chiaro che ogni struttura può costruire secondo le proprie necessità il suo piano di autocontrollo microbiologico preferendo un monitoraggio con scadenze più brevi, affidandosi ad un altro laboratorio di analisi, scegliendo di monitorare solo alcuni microrganismi specifici, ecc.
Queste sono decisioni che prende il datore di lavoro possibilmente coadiuvato dal proprio tecnico della Sicurezza (RSPP).
E’ chiaro, che anche in questo caso, in base ai risultati ottenuti l’azienda potrebbe trovarsi a dover attuare eventuali interventi di miglioramento come operazioni di manutenzione e pulizia straordinaria sugli impianti, formazione del personale ecc.
La legionellosi, oltre ad interessare direttamente i lavoratori addetti, rappresenta un rischio molto grave anche per la clientela stessa.
